-
Le origini della Casa risalgono agli anni del
regno di Ferdinando II di Borbone, quando nel
1855 Giovanni Ascione (1834-1908),
giovanissimo, decide di avviare, a Torre del
Greco, un’azienda per la trasformazione del
corallo grezzo in prodotto finito. Le prime
realizzazioni confermano il rigore, le linee
pulite e semplici di ispirazione neoclassica. -
Sono gli anni nei quali la produzione risente
della forte influenza esercitata, sin dalla metà
dell’Ottocento, dal gusto neorinascimentale e
archeologico.
Ben presto Casa Ascione diviene nota per la
raffinatezza della propria produzione.
Nelle Esposizioni Internazionali si distingue
ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui la
medaglia d’oro ad Oporto, nel 1865, e quella di
bronzo, a Vienna, nel 1873. -
Quasi negli stessi anni, la consacrazione dello
stile naturalistico spinge i designer dell’epoca
a formare il vasto campionario delle
composizioni a “fiori, foglie e frutti”.
La Manifattura accoglie con entusiasmo questi
suggerimenti e da luogo ad una ricca e
qualificata produzione che la caratterizzerà
per un certo periodo. -
Dal 1875 Giovanni Ascione ha il privilegio di
fregiare il marchio aziendale con lo stemma
del Re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia,
poiché, si legge nella relazione del Prefetto,
“…è il solo che con singolare precisione
esercita la fabbricazione di corallo e bigiotteria
in Torre del Greco, …gode di fama
all’estero…La sua fabbrica può dirsi la più
decente e importante per lavori di genio
artistico e anche di valore…” diventando, così,
fornitore della Real Casa. -
Nel 1876, dopo il successo ottenuto
all’Esposizione Internazionale di Philadelphia,
dove è premiata per la bellezza dei
gioielli esposti, la manifattura Ascione apre
una filiale a New York lasciandone la gestione
al giovanissimo Domenico, primogenito del
fondatore -
La fine del XIX secolo è momento di sperimentazione
di novità nei materiali e nelle tecniche. La
glittocromia su conchiglia ne è un interessante
esempio. -
All’inizio del nuovo secolo, l’opificio si
trasferisce dalla vecchia sede del quartiere
porto nella centralissima Strada Santa Croce,
nel cuore della città, in un edificio ampio e
perfettamente funzionale alle necessità
dell’azienda e dei suoi lavoranti.
In quegli stessi anni è evidente, nella
creazione dei gioielli, un approccio più lineare
e moderno di impianto decisamente liberty che
vedrà affiancati ai coralli altri materiali come le
madreperle, le conchiglie, l’avorio, la tartaruga.
Inoltre si comincia ad accostare alla
produzione di serie, sia pure di alta qualità, la
realizzazione di pezzi unici, per una clientela
internazionale sempre più esigente. -
Nel 1905 Vittorio Emanuele III, nuovo Re
d’Italia, conferisce alla Giovanni Ascione &
Figlio il secondo brevetto Reale.
Dopo la morte di Giovanni, il fondatore, si
afferma l’illuminata guida di Giuseppe Ascione
che da corpo ad un solido organismo
aziendale fondato su modernissimi principi. -
Nel periodo successivo al primo conflitto
mondiale la manifattura Ascione risente dei
nuovi indirizzi del costume degli anni folli e,
accanto a riproposizioni di stampo tradizionale,
si individuano i tentativi di creare una bijouterie
al passo con la moda più attuale -
La competenza e sensibilità dei fratelli Ascione
riuscì a consolidare intorno a sé un laboratorio
di alto profilo, capace di realizzare delle vere
e proprie opere d’arte per una clientela molto
selezionata. -
Sono gli anni delle grandi commesse
provenienti principalmente dai più importanti
gioiellieri internazionali, dalla Famiglia Reale e
dall’aristocrazia. I laboratori divengono
luogo di ricerca e sperimentazione di cui oggi
riusciamo solo in parte a ricostruire la
vastissima produzione di pezzi unici di
gioielleria, oggettistica, arredi sacri. -
In occasione della visita ai
laboratori della Principessa Maria Josè di
Savoia, le fu donato un prezioso sautoir
realizzato con una particolare tecnica
“all’uncinetto” che vedeva l’accostamento di
nove nuances di corallo mediterraneo, dal rosa
pallidissimo al rosso intenso. -
A partire dalla seconda metà degli anni trenta
le realizzazioni della manifattura risentono
notevolmente della personalità di Giovanni
Ascione (1915-1994), figlio di Giuseppe, Si
comprende subito come il giovane Giovanni, il
terzo della Famiglia a portare questo nome,
sia dotato di un’energia artistica di tutto
rilievo. -
Nell’ambito della produzione, nel corso degli
anni, Giovanni si ricava uno spazio personale
che gli consente di applicare ed affinare le
proprie doti di designer. -
La manifattura compie una salto qualitativo
notevole: ancor oggi le opere di Giovanni
Ascione sono note a molti per l’intensa
sperimentazione che egli riserva alla
lavorazione delle materie e per l’originale estro
con cui riesce reinterpretare la tradizione
artigiana. -
Giovanni partecipa con interesse alla vita
culturale ed artistica del suo tempo,
ricevendone quegli impulsi ed ispirazioni che
ritornano e sono ben visibili in alcuni suoi
gioielli dagli anni trenta fino alla fine degli anni
ottanta del ventesimo secolo. -
Sotto la guida di Giovanni Ascione sono
realizzati gioielli dal design purissimo che oggi
documentano i fermenti creativi di quegli anni. -
L’azienda consolida la sua attitudine alla
creatività ed alla creazione di qualità: artigiani
orafi, gioiellieri, cesellatori, guidati dalla
sapiente, sensibile mente e dall’abile mano di
Giovanni Ascione, arricchiscono di anno in
anno il patrimonio di conoscenze tecniche e
affinano le sensibilità artistiche che
rappresentano, oggi, la vera peculiarità di
Casa Ascione. -
Il desiderio sempre avvertito di rinnovare il
design, valorizzato dai materiali adoperati e
dalle tecniche artigianali impiegate, fanno di
Giovanni Ascione un artista con un percorso
creativo veramente unico. -
Negli anni settanta l’ estro di Giovanni Ascione
trova un momento di grande fecondità e
l’azienda, per suo merito, propone dei
campionari intensamente innovativi
maggiormente apprezzabili se si considerano i
contesti produttivi dell’epoca. -
Il percorso stilistico dei campionari espressi
dalla Manifattura, ad opera del suo leader
Giovanni Ascione, prosegue negli anni ottanta
del XX secolo. Disinvoltamente, infatti, essi
accolgono modelli in linea con le forme del
gusto del momento senza scadere di stile. -
Una nuova generazione entra nella vita
della Manifattura Ascione e ne diviene
protagonista.
Giuseppe, Mauro, Caterina, Marco e
Giancarlo, i figli di Giovanni Ascione, insieme
affrontano nell’ambito dell’impresa un delicato
passaggio epocale.
Accanto è riportata la spilla che fu realizzata in
occasione del G7 di Napoli, nel 1994, donata
dal Governo Italiano ad Hilary Clinton. -
La proposta stilistica si arricchisce di spunti e
suggestioni provenienti dal mondo esterno. Ad
inizio del millennio vedono la luce collezioni
che, facendo propria l’evoluzione del gusto e
della moda, sono caratterizzate dall’
essenzialità delle linee e dalla purezza delle
forme. -
Non solo gioielli.
Accessori di moda, oggettistica, pelletterie,
arricchiscono le collezioni Ascione,
conquistando ulteriori e significativi spazi per
la creatività del gruppo -
In questi ultimi anni l’ingresso nel mercato
globale ha dato maggior slancio alla ricerca
che, facendosi interprete dello stile italiano ha
saputo arricchirsi di nuove proposte. Nascono
così collezioni glamour più disinvolte e giovani.
Dal 1855 il marchio Ascione si distingue per il sofisticato rigore con il quale interpreta le tendenze del gusto e della moda, nei settori dell’oreficeria e gioielleria.
La sua produzione da oltre centocinquanta anni riflette, in linee sempre nuove, gli stili del moderno.