Antiche manifatture

Durare nel tempo

dal 1900 al 1945

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  Tradizione di stile Gioielli di eleganza Antiche manifatture
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1855 - 1900

1900 - 1945

1945 - 1990

1990 - 2000

Casa Ascione

Erano gli anni in cui ciascun figlio si avvicinava all'attività paterna creando un proprio spazio, specializzandosi in un settore specifico verso una differenziazione sempre più definita del lavoro: si sviluppava non solo l'attività di produzione ma anche quella di ideazione con un ricco ed intenso settore artistico.
Infatti i fratelli Giuseppe e Carlo erano bravi e versatili disegnatori, avevano frequentato la Regia Scuola d'Arte per l'industria del Corallo lasciando prova della loro abilità attraverso numerosi disegni, bozzetti e studi oggi gelosamente ed affettuosamente custoditi. Fu il loro estro e la loro progettualità ad indirizzare l'azienda verso un'attività artigianale protesa verso il bello ed il nuovo.
  Ma tra i tanti fratelli chi manifestò la più acuta mentalità organizzativa ed imprenditoriale fu Giuseppe.

Egli era quello che oggi definiremmo un vero "manager".

  Dotato di una non comune apertura mentale, in epoche così lontane - siamo a cavallo tra la fine dell'800 e gli inizi del ventesimo secolo - seppe costruire un solido organismo aziendale fondato su radicali e modernissimi principi.

  Un'ampia rete di rapporti esterni, un'evoluta organizzazione commerciale che permetteva di servire con competenza il multiforme mercato estero privilegiando le esportazioni, un'attentissima politica finanziaria e, infine, dei saldissimi rapporti aziendali interni, fondati sulla stima e la reciproca fiducia tra il personale e la dirigenza, che poi si è rivelato il segreto della longevità dell'impresa.
  Fu in quegli anni che il marchio Ascione trovò sempre più fama e mercati, raggiungendo traguardi di tutto rispetto.
  Nel 1905 gli Ascione, già fornitori della famiglia reale, ebbero il privilegio di fregiare il marchio con gli stemmi di Casa Savoia con il secondo brevetto, unendolo a quello ricevuto nel 1875 da Vittorio Emanuele II.

  Furono anni di intensa attività produttiva e commerciale, documentati dal nutrito Archivio Storico custodito in Azienda. I Fratelli Ascione seppero adattare le varie produzioni susseguitesi in quegli anni, dagli ornamenti in stile "pompeiano" a quelli cosiddetti "a fiori e foglie" del XIX secolo, dalle bijouterie in corallo di Sciacca degli ultimi decenni dell'800, alle incisioni su corallo e su conchiglia, alle realizzazioni di oreficeria in puro stile liberty di inizio novecento, fino a giungere agli ornamenti di ispirazione "dèco" degli anni '30, alle lavorazioni tessite ad ago.
  Per queste ultime è documentato che in occasione della visita a Napoli della Principessa Maria José, nel 1938, la Giov. Ascione & Figlio offrì un prezioso sautoir realizzato con una particolare tecnica "all'uncinetto", un versione più compiuta delle tessiture "ad ago", avviata negli anni trenta per rendere compatibili i minuti grani di corallo già esistenti nelle scorte delle manifatture torresi con la moda che, sull'onda della bigiotteria francese ed americana, puntava su ornamenti piuttosto grossi e vistosi.
  Dunque, la continua ricerca di nuovi stili e di nuove tecniche, da applicare non solo alla tradizionale lavorazione del corallo ma anche a materiali diversi quali la madreperla, la tartaruga, la conchiglia, le pietre dure e quelle semipreziose, fu ancor più il riconoscibile elemento caratteristico dell'Azienda che, più di altri, le conferì quel ruolo primario nel mondo dell'artigianato torrese.
M E N U

info@ascione.it

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Nel 1934 il Principe di Piemonte commissionò una pisside in argento a sbalzo, coralli, malachite che fu donata al Tesoro di San Gennaro, ed un'altra analoga, donata dallo stesso Principe all'Abate di Montevergine. Alla ideazione e realizzazione di questa opera collaborò l'allora non ancora ventenne Giovanni Ascione, figlio di Giuseppe

Era l'ingresso ufficiale della terza generazione nella compagine aziendale.

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