Forza drammaturgica e intelligenza per il contemporaneo Leopardi

 

Mario Martone ha dato, nell’anno del 150 anniversario dell’Unità d’Italia, il suo personale e raffinato contributo al riesame della cultura italiana dell’Ottocento.

 

Grazie, in particolare, alla messa in scena delle Operette morali, ha  offerto una rappresentazione raffinata e avvincente dei temi cruciali del mondo leopardiano. Gli anni napoletani di Leopardi avevano già richiamato l’attenzione di Martone nel suo precedente spettacolo L’opera segreta.

 

Riprendendo il filo di questa esperienza, il regista napoletano ha riproposto in forma teatralizzata i dialoghi delle Operette, dando voce e presenza, attraverso il corpo e le parole degli attori, alle idee cruciali che attraversano l’opera.

 

Il rispetto filologico della lingua adoperata, la ricchezza delle questioni affrontate, la molteplicità dei punti di vista messi in campo, hanno restituito interamente i legami del poeta di Recanati con il nostro tempo.

 

La messa in scena di Martone  ha mostrato, con forza drammaturgica e con intelligenza, come Leopardi sia ancora un nostro indispensabile contemporaneo.

 

 

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